“Cuoco e mangiatore, autore di qualche libro e collaboratore di alcune testate giornalistiche. Sostanzialmente sono un grande lettore e ascoltatore di ciò che capita nei mercati generali e rionali, amico di contadini, norcini e pescatori, teatranti, cantanti e musicisti. Frequentatore di figli e numerosi collaboratori che considero intimamente la mia vera ricchezza. Uso il cibo per poter ascoltare il pensiero altrui contando così su generose e responsabili amicizie”.
Così si definisce Fabio Picchi e non potremmo far meglio se non aggiungendo che, fiorentino da generazioni, ha aperto nel 1979 il ristorante Il Cibrèo, la trattoria detta Il Cibreino e il Caffè del Cibreo nel cuore di Firenze, a pochi passi dal mercato di sant’Ambrogio. Nel 2003 insieme all’attrice, autrice e regista Maria Cassi, nonché sua moglie, costituisce quella che sarebbe diventata un’attrazione per turisti e residenti da tutto esaurito a ogni serata: il Circo-lo Teatro del Sale.
Nel 2017, dopo cinque anni di lavoro in Giappone, fonda il ristorante tosco-orientale Ciblèo e nello stesso anno vengono aperte le porte del C.BIO, una grande bottega-mercato dove poter trovare prodotti e cibi che seguono la filosofia di essere Buoni, Italiani e Onesti.
“C.Bio è dare il giusto valore al cibo e avvicinare alla consapevolezza noi stessi insieme a tutta la comunità. Per vivere più allegri e in obbligo di salute collettiva costruendo un futuro augurabile a tutto il Pianeta“
Picchi è un frequentatore abituale dei programmi televisivi da tempi precedenti all’invasione culinaria televisiva. Sulla scia un po’ del maestro Manzi e un po’ di Artusi, ha inventato un vocabolario della gastronomia che trasmette sul suo canale YouTube e che ne conferma le strepitose doti di comunicatore: impareggiabile nello spiegare in video di poco più di un minuto la preparazione perfetta di un’arista di maiale o di un roastbeef, unendo arte di cucinare e di raccontare. I suoi libri sono ricettari conditi da storie ma anche romanzi ambientati nella nostra Toscana.